Jim Londos

Jim Londos
NomeChristos Theofilou
NazionalitàBandiera della Grecia Grecia
Luogo nascitaKoutsopodi
2 gennaio 1894
MorteEscondido
19 agosto 1975
Ring name"The Golden Greek" Jim Londos
"Wrestling Plasterer" Christopher Theophelus
Altezza dichiarata173 cm
Peso dichiarato91 kg
Debutto1912
Ritiro1953
Progetto Wrestling
Manuale

Jim Londos, pseudonimo di Christos Theofilou (gr. Χρήστος Θεοφίλου, pron. ; Koutsopodi, 2 gennaio 1894 – Escondido, 19 agosto 1975), è stato un wrestler greco naturalizzato statunitense. Noto con il soprannome "The Golden Greek"[1] fu uno dei wrestler più famosi e popolari degli anni trenta e quaranta.[2][3]

Biografia

Nacque nel 1894 a Koutsopodi in Grecia, figlio più giovane dei tredici di Theophilos e Maria. Da adolescente fece il pastore. Suo padre, Theophilos, era un lottatore studentesco di notevole reputazione, ed è accreditato di aver istruito il suo giovane figlio in questo sport.[4]

All'età di tredici anni scappò di casa ed emigrò negli Stati Uniti d'America. Fece diversi lavori occasionali tra cui mozzo, operaio edile e modello di nudo per lezioni di disegno figurativo.[5] Quindi ottenne un lavoro come ricevitore in uno spettacolo acrobatico in una fiera di paese. Fu durante questo periodo che si approcciò al wrestling professionistico e iniziò ad allenarsi.

Carriera nel wrestling

Fu proprio nelle fiere di paese che Londos imparò l'arte del catch. Studiò approfonditamente vari stili differenti di lotta e si allenò anche nel jiu-jitsu, arte marziale che conobbe da adolescente abitando nei pressi di Chinatown a San Francisco.[6] Lou Thesz scrisse nella sua autobiografia che Londos era un vero combattente oltre che un grande intrattenitore.

I primi incontri di Londos, nel 1912,[7] furono come "Wrestling Plasterer" Christopher Theophelus, una gimmick che lo vedeva salire sul ring in tuta.[5] Dopo qualche anno, passò a lottare con lo pseudonimo Jim Londos.

Londos divenne il wrestler più popolare e conosciuto degli anni trenta e quaranta negli Stati Uniti, continuando ad attirare grandi folle nelle arene fino al suo ritiro, lottando contro molti campioni mondiali come Ed "Strangler" Lewis, Dick Shikat, Ray Steele e Joe Stecher. Nella metà degli anni trenta, avrebbe dovuto affrontare anche un giovane Lou Thesz, ma il coach di Thesz, George Tragos, non volle organizzare il match, temendo che Londos avrebbe potuto provare ad infortunare sul serio il giovane talento in ascesa.[8] Nel 1933 lottò in un incontro di arti marziali miste con Oki Shikina. Il match terminò in pareggio.[9]

Londos era considerato una sorta di eroe nazionale in Grecia. Quando si recò lì per un match, attirò un pubblico di circa 100,000 fan.[1]

Si ritirò dal ring nel 1953.[10]

Vita privata e morte

Jim Londos con la moglie Arva e una delle loro figlie (1945)

Poco tempo prima di ritirarsi dal ring sposò una donna americana di nome Arva C. Rochwite (1912–1998), nata a Clayton, Missouri. All'epoca del loro matrimonio, Rochwite veniva descritta sui giornali come "l'aviatrice di St. Louis". La coppia ebbe tre figlie: Diana, Demetra e Christina. La famiglia Londos si trasferì a Escondido, California.

Londos morì di infarto il 19 agosto 1975, e fu sepolto nell'Oak Hill Memorial Park di Escondido.

Titoli e riconoscimenti

Note

  1. ^ a b c d e Steve Slagle, Hall of Fame Inductee: Jim Londos, su wrestlingmuseum.com. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2017).
  2. ^ Tim Hornbaker, Londos, Jim, in Legends of Pro Wrestling – 150 years of headlocks, body slams, and piledrivers, Revised, New York, New York, Sports Publishing, 2016, pp. 23–24, ISBN 978-1-61321-808-2.
  3. ^ Mat Champion Jim Londos Dead, su Classic Wrestling Articles, 21 agosto 2015. URL consultato il 22 agosto 2015.
  4. ^ Hackett, T: Slaphappy: Pride, Prejudice, and Professional Wrestling, page 36. HarperCollins, 2006.
  5. ^ a b Hackett, page 37.
  6. ^ Brian Solomon, Pro Wrestling FAQ: All That's Left to Know About the World's Most Entertaining Spectacle, Backbeat Books, 1° aprile 2015, ISBN 9781617135996.
  7. ^ Message Board: Londos find, su wrestlingclassics.com. URL consultato il 13 maggio 2022.
  8. ^ Lou Thesz e Kit Bauman, Hooker, a cura di J. Michael Kenyon, 3rd, Gallatin, Tenn., Crowbar Press, 2011, ISBN 978-0-9844090-4-4.
  9. ^ Bone-Breaking Jiu-Jitsu Oki's Hope Against Jim, su Classic Wrestling Articles, Los Angeles Times, 2 gennaio 2013. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  10. ^ Profile: Jim Londos, su wrestlingdata.com. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  11. ^ Title Lineages: CASAC World Heavyweight Championship - the Home of Historical Wrestling, su prowrestlinghistoricalsociety.com. URL consultato il 21 marzo 2017 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2017).
  12. ^ Gary Will and Royal Duncan, (California) Los Angeles: World Heavyweight Title, in Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2006, ISBN 0-9698161-5-4.
  13. ^ CACReunion, Happy to announce that 2020 CAC... (Tweet), su Twitter, X, 29 ottobre 2019.
  14. ^ Jason Namako, Kurt Angle reception set for 2015 National Pro Wrestling HOF, su Wrestleview.com, 22 maggio 2015. URL consultato il 15 novembre 2018.
  15. ^ Mike Johnson, Steve Austin & More: International Professional Wrestling Hall of Fame Class of 2022 Announced, in PWInsider.com, 13 marzo 2022. URL consultato il 13 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2023).
  16. ^ Title Lineages: MDSAC World Heavyweight Championship - the Home of Historical Wrestling, su prowrestlinghistoricalsociety.com. URL consultato il 21 marzo 2017 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2017).
  17. ^ Gary Will and Royal Duncan, (Maryland): World Heavyweight Title, in Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2006, ISBN 0-9698161-5-4.
  18. ^ Gary Will and Royal Duncan, (Minnesota) Minneapolis: World Heavyweight Title, in Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2006, ISBN 0-9698161-5-4.
  19. ^ Gary Will and Royal Duncan, (United States: 19th Century & widely defended titles – NWA, WWF, AWA, IW, ECW, NWA) National Wrestling Association World Heavyweight Title, in Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2006, ISBN 0-9698161-5-4.
  20. ^ Gary Will and Royal Duncan, New York: New York State Athletic Commission World Heavyweight Title, in Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2006, ISBN 0-9698161-5-4.
  21. ^ Andrew Malnoske, Jim Londos, su pwhf.org, Professional Wrestling Hall of Fame and Museum. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2008).
  22. ^ Wrestling Observer Hall of Fame, su pwi-online.com, Pro Wrestling Illustrated. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2008).
  23. ^ 2018 WWE HALL OF FAME LEGACY WING INDUCTEES ARE, su pwinsider.com, 5 aprile 2018. URL consultato il 13 maggio 2022.
  24. ^ Gary Will and Royal Duncan, (United States: 19th Century & widely defended titles – NWA, WWF, AWA, IW, ECW, NWA) World Heavyweight Title (first), in Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2006, ISBN 0-9698161-5-4.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Jim Londos, su WWE.com. Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Jim Londos, su cagematch.net, Philip Kreikenbohm. Modifica su Wikidata
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