Locomotiva FNM E.600
FNM E.600 | |
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Locomotiva elettrica | |
La E.600-3, preservata come locomotiva storica | |
Anni di progettazione | 1926 |
Anni di costruzione | 1928[1][2] |
Anni di esercizio | 1928 e 1929[3] - 2006 |
Quantità prodotta | 6 esemplari[1] |
Costruttore | OM e C.G.E[4] |
Dimensioni | 2950 cm x 11920 cm x 3800 cm[5] |
Massa in servizio | 64 t[4] |
Rodiggio | B'B' |
Potenza oraria | 1.030 kW |
Velocità massima omologata | 75 km/h |
Alimentazione | 3 kV cc[4] |
Le locomotive E.600 sono state un gruppo di locomotive elettriche a corrente continua a 3000 volt del Gruppo FNM.
Storia
Con l'elettrificazione delle prime tratte ferroviarie di competenza (Milano-Seveso e Milano-Saronno) nel 1928, le Ferrovie Nord Milano ordinarono la costruzione di 6 locomotive elettriche all'OM di Milano, che assegnò il compito di realizzare la parte elettrica alla CGE[6].
Denominate E.600, le prime quattro unità entrarono in servizio nel 1928 e le restanti due nel 1929, costituendo di fatto il primo parco locomotive elettrico della rete FNM.
In principio le locomotive adottarono la livrea nera e negli anni successivi alla seconda guerra mondiale furono ridipinte in bruno-isabella, colorazione che li caratterizzò fino agli anni ottanta[7].
Nel 1977 la Regione Lombardia acquistò la maggioranza assoluta del pacchetto azionario delle Ferrovie Nord Milano (all'epoca sull'orlo del tracollo) decretando così una nuova colorazione dei rotabili, in arancione e bianco. La prima E.600 a rivestirla fu l'unità numero 4, ridipinta nel 1981[8]. Tale livrea venne mantenuta sino al 1996, quando fu sostituita per la maggior parte dei mezzi da nuova colorazione, in cui i colori dominanti sono il bianco, il verde e il blu[9].
Durante il loro esercizio, protrattosi per quasi 80 anni, i locomotori E.600 hanno subito vicende molto diverse:
- Locomotore E.600-1: non ha subito la ricolorazione in livrea verde-bianco-blu in quanto accantonato nel corso degli anni novanta. Se ne ipotizzava un suo invio al Museo Ferroviario Piemontese e per questo motivo è rimasto per molti anni su un binario morto delle officine di Novate Milanese; in atto è a rischio di demolizione, in quanto il Museo Ferroviario Piemontese non fu più disposto a farsi carico di questo locomotore.
- Locomotore E.600-2: ripellicolato nella livrea verde-bianco-blu ed accantonato nel 2006, fu dapprima portato su un binario morto delle officine di Novate Milanese e lasciato in attesa di una revisione. Nel 2009 e con l'aiuto del Club del San Gottardo è stato spostato su un binario morto della stazione di Malnate Olona (la linea turistica della Ferrovia della Valmorea) e messo a disposizione di un gruppo di volontari di una associazione locale ed infine monumentato[10]. Nell'estate del 2010 ha subito delle devastazioni vandaliche.
- Locomotore E.600-3: è stato ricolorato nel 2004 (in occasione dei festeggiamenti per i 125 anni delle Ferrovie Nord Milano) nella vecchia livrea bruno-isabella[11]. Viene utilizzato per il traino di treni storici ed è dislocato presso le officine FNM di Novate Milanese. Nel dicembre 2008, in occasione di una riparazione, l'unità è stata riportata alla colorazione "Anni '30" (Livrea nera, sale delle ruote rosse)[10]. Dopo anni di fermo, nel 2022 la locomotiva è stata nuovamente ristrutturata e riportata ancora in livrea marrone/castano Isabella, lasciando tuttavia i carrelli rossi. Dopo quest’ultima ristrutturazione è tornata al traino dei treni storici o “Strenne di Natale”[2] in coppia con la locomotiva FNM E.610-04. In Italia, il E.600-3 costituisce la più antica locomotiva a trazione elettrica ancora funzionante.[2]
- Locomotore E.600-4: in livrea bianco-verde-blu. fu privato delle apparecchiature interne e ripellicolato in occasione dei mondiali di sci alpino a Bormio nel 2005. Giace presso un binario morto delle officine di Novate Milanese. Presumibilmente è in attesa di demolizione.
- Locomotore E.600-5: deragliò il 2 ottobre 1958 tra Gavirate e Barasso e, viste le sue cattive condizioni, venne demolito[10] nel 1962.
- Locomotore E.600-6: si trova monumentato presso il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese, in livrea bruno-isabella[10]. Nel 1980 questo esemplare apparse nel film "Sono fotogenico" con Renato Pozzetto.
Nel 2004 effettuavano ancora il traino di una coppia di treni[12].
Note
- ^ a b Beni Culturali della Lombardia - Sintesi del contenuto del penultimo pararafo del link di riferimento. URL, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-06-2013.
- ^ a b c Merisio, pp. 94-97.
- ^ Beni Culturali della Lombardia - Sintesi del contenuto del penultimo ultimo pararafo del link di riferimento. URL, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-06-2013.
- ^ a b c Beni Culturali della Lombardia - Dati presi dalle specifiche del link di riferimento. URL, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-06-2013.
- ^ Beni Culturali della Lombardia - Sintesi del contenuto dell'ultimo pararafo del link di riferimento. URL, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-06-2013.
- ^ Museo MIlLS di Saronno - Dato preso dall'ultimo paragrafo della pagina di riferimento. URL, su museomils.it. URL consultato il 20-06-2013.
- ^ Beni Culturali della Lombardia - Sintesi del contenuto dell'ultimo paragrafo del link di riferimento. URL, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23-06-2013.
- ^ Notizie flash, in "I Treni Oggi" n. 15 (dicembre 1981), p. 4
- ^ E.600 di tutti i colori, in "I Treni" n. 169 (marzo 1996), p. 9
- ^ a b c d CRAFNM, su crafnm.it. URL consultato il 18-06-2013.
- ^ AltaBrianza.Org - Sintesi del primo paragrafo della pagina di riferimento, su altabrianza.org. URL consultato il 23-06-2013.
- ^ "Notizia flash" su "I Treni" n. 263 (ottobre 2004), p. 7
Bibliografia
- Luca Merisio e Antonio Polito, Indice delle illustrazioni, in Italia della nostra gente - Treni ad altra velocità, Roma, Ecra - Edizioni del Credito Cooperativo, 2023.
Voci correlate
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